Scopri il progetto Young for Green di AISM. Promuoviamo la cultura e la pratica del turismo ecosostenibile e accessibile

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YOUNG FOR GREEN

GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO

Con YOUNG FOR GREEN vogliamo promuovere la cultura e la pratica del turismo accessibile e sostenibile, oltre che il miglioramento della possibilità di mobilità per persone con sclerosi multipla e disabilità. L'obiettivo principale delle attività è quello di favorire la consapevolezza delle persone con SM e con disabilità, per permettere loro di esercitare senza ostacoli il diritto e l’opportunità di viaggiare, in qualunque condizione ci si trovi e ovunque si voglia andare. Il progetto si ispira, in questo senso, alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e alla Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità. Con il progetto ci proponiamo inoltre di definire proposte di itinerari rispettosi dell’ambiente su tutto il territorio, trovando nuovi interlocutori e avvicinando i giovani, con e senza SM, ai temi del turismo accessibile e della sostenibilità ambientale.

Scopri il progetto Young for Green di AISM. Promuoviamo la cultura e la pratica del turismo ecosostenibile e accessibile

I PROTAGONISTI

Sono loro, i volontari “Young” di AISM. Under 40 che desiderano cambiare in meglio l’esperienza delle persone con sclerosi multipla per raggiungere una vita soddisfacente e una piena inclusione sociale. Il loro impegno nasce dal desiderio di costruire qualcosa di concreto e duraturo. Gli “Young” seguono numerosi progetti rivolti alle persone con sclerosi multipla, per fornire informazioni su come affrontare la SM, su come affermare i loro diritti, su come usufruire delle attività associative messe a loro disposizione.

LA PARTECIPAZIONE

La partecipazione a YOUNG FOR GREEN è avvenuta aderendo al Bando pubblicato da AISM e seguendo le sue indicazioni. I partecipanti al concorso hanno potuto così presentare i loro progetti di turismo accessibile e sostenibile. Per la realizzazione dei loro percorsi, i volontari hanno avuto a disposizione il decalogo green AGN ENERGIA e un corso e-learning messo a disposizione da AISM.

6 TRAGUARDI PER CAMBIARE ARIA

Sia per le lunghe tratte che nel trasporto urbano, è importante scegliere consapevolmente come muoversi. L’Italia, a oggi, è infatti il paese con il tasso di motorizzazione privata più alto, con 613 auto ogni 1000 abitanti, contro le 555 della Germania e le 477 della Francia. Nonostante esistano molte soluzioni alternative, e decisamente più ecologiche, in troppe delle nostre città la mobilità è ancora un grave problema.

Per tutte queste ragioni, è fondamentale optare per scelte nuove: muoversi a piedi, in bicicletta, con i mezzi pubblici oppure con i diversi servizi di sharing. A tutti coloro che non riescono a rinunciare alla comodità dell’auto di proprietà, ricordiamo inoltre che l’offerta del mercato delle auto elettriche e ibride si è ampliato enormemente, insieme alla proposta di carburanti più ecologici della normale benzina.

SDGs 3 – 9 – 11 – 13

Si stima che circa il 70% del nostro patrimonio edilizio abbia almeno 40 anni e necessiterebbe di interventi di manutenzione, riqualificazione e miglioramento, da un punto di vista funzionale, energetico e sismico. Anche interventi minimi, come ad esempio l’installazione di lampade e lampadine led a risparmio energetico, possono fare una grande differenza nel ridurre le emissioni e i costi.

La rinascita green delle nostre città passa attraverso i loro edifici, per questo è fondamentale promuovere la riqualificazione, il recupero, il riuso e la manutenzione del patrimonio edilizio esistente -pubblico e privato- con interventi mirati all’efficienza energetica e idrica, oltre che per ciò che riguarda il miglioramento delle caratteristiche ecologiche e di comfort abitativo. Le vigenti esenzioni statali rappresentano peraltro un valido incentivo per attuare nel concreto progettualità di questo tipo.

SDGs 9 – 11

Il modello di economia tradizionale -cosiddetto “lineare”- si basa sul consumo di enormi quantità di risorse naturali, che vengono trasformate in prodotti destinati a diventare rifiuti da smaltire. Dall’inizio del secolo scorso il consumo di risorse naturali è cresciuto quasi 4 volte più velocemente della popolazione mondiale e sembra destinato ad aumentare ancora nel corso dei prossimi 35 anni. In questo modo, le risorse naturali diventano più scarse e di conseguenza più costose, con un grande impatto sulla nostra economia. Allo stesso tempo, lo smaltimento di grandi quantità di rifiuti ha un impatto disastroso sul nostro ambiente.

Per questo è estremamente importante promuovere la transizione verso un nuovo modello di economia, detto “circolare”, capace di ridurre gli sprechi oltre che il prelievo e il consumo di risorse naturali. Un sistema capace inoltre di promuovere gli usi condivisi, il riutilizzo dei prodotti, la prevenzione e il riciclo dei rifiuti in maniera intelligente.

SDGs 12 – 13

Nel corso degli ultimi anni, abbiamo dovuto arrenderci all’evidenza che l’acqua, risorsa essenziale per eccellenza, è limitata e potenzialmente esauribile. Allo stesso tempo, abbiamo assistito a come i cicli climatici e meteorologici ai quali eravamo abituati abbiano subito cambiamenti importanti. I periodi di siccità, con conseguente emergenza idrica, alternati a periodi di piogge concentrate che aumentano il rischio di alluvioni e frane, sono a conferma di uno scenario sempre più incerto e irregolare.

È dunque importante che le nostre città si dotino di sistemi adeguati per la corretta gestione delle risorse idriche, destinati a garantire un approvvigionamento sufficiente. A questi sistemi vanno anche aggiunte altre prassi virtuose, come le politiche di risparmio, di efficienza, di contrasto agli sprechi e di recupero delle acque piovane.

SDG 6

Abbattere le emissioni di gas serra, come indicato dall’Accordo di Parigi, è l’unico modo per contenere gli aumenti della temperatura sotto i 2°C e per farlo è fondamentale ridurre drasticamente tutti i tipi di consumo di energia. Consumi che derivano dalla produzione di beni e servizi, come dai mezzi che utilizziamo per spostarci, come dagli edifici presso i quali abitiamo o lavoriamo.

Promuovere la riqualificazione energetica dei nostri edifici, in un’ottica di efficienza e risparmio, è in questo senso fondamentale. Solo controllando l’efficienza energetica degli impianti e incentivando la conversione ad apparecchiature ad alta efficienza, possiamo contribuire a un cambiamento decisivo per il nostro ambiente. Gli interventi possibili sono tanti e riguardano il miglioramento dei sistemi di illuminazione, come l'adozione di sistemi digitali di automazione e domotica per monitorare i consumi e interfacciarsi digitalmente con l’utente. Più in generale, è necessario adeguare le infrastrutture di distribuzione elettrica alla crescente elettrificazione dei consumi domestici.

SDGs 7 – 9 – 11

Con l’Accordo di Parigi, l’Europa si è posta l’obiettivo di soddisfare almeno il 32% del proprio fabbisogno energetico attraverso fonti rinnovabili, entro il 2030. Se pensiamo che nel 2016 il nostro Paese era fermo al 17,35%, è chiaro come sia inevitabile attuare un repentino cambio di marcia capace di abbracciare i fondamenti della transizione energetica.

Il passaggio dalle fonti fossili a quelle rinnovabili non ha soltanto un grande vantaggio dal punto di vista ecologico, ma anche da quello tecnologico ed economico. Le fonti fossili, che sono alla base della crisi climatica, presentano infatti degli enormi costi che potrebbero essere ridotti notevolmente, investendo di più nelle fonti rinnovabili, con un conseguente calo nei costi di generazione. Le nostre città possono essere protagoniste di una vera e propria rivoluzione energetica, attraverso l’esteso utilizzo di carburanti e combustibili rinnovabili. Diamoci da fare per rinnovarle insieme.

SDG 7